La tragica scomparsa del giovane calciatore Mattia Giani: la fidanzata Sofia condivide un toccante messaggio di dolore e amore.
Mattia Giani, giovane promessa del calcio giocatore per il Castelfiorentino, è tragicamente scomparso a seguito di un infarto durante una partita contro il Lanciotto. La fidanzata Sofia, lavoratrice in una farmacia di San Romano, ha espresso il suo strazio in un toccante messaggio sui social media.
La tragica morte di Mattia Giani: il dolore della fidanzata Sofia
“Eravamo proprio sul più bello, amore mio ma grazie per esserti preso cura di me e avermi fatto capire il vero amore. Tu sei e sarai sempre l’amore della mia vita, Matti.”, inizia così il messaggio della giovane fidanzata. I due erano andati a convivere, pochi giorni prima del tragico evento.
Come riportato da Corrierefiorentino.it, Sofia continua: “Ti prego, proteggimi per sempre e dammi tutta la forza del mondo da lassù. Ciao amore mio, sorridi sempre così e insegnaci a tutti a giocare a calcio. Sono fiera di te, per sempre. Un bacio grande come l’universo“.
Durante quella fatale partita, erano presenti molti dei suoi cari, tra cui i genitori, il nonno Loriano e la stessa Sofia, testimoni inconsapevoli di quella che sarebbe diventata una delle giornate più buie. Il padre di Mattia, Sandro Giani esprime il suo sgomento e dolore: “Non è possibile, non ci credo: come fa mio figlio ad essere morto?“.
La reazione della famiglia
Il nonno Loriano e lo zio Enzo condividono il loro dolore e incredulità. Loriano ricorda con affetto i momenti quotidiani passati con il nipote.
“Nonno, andiamo insieme all’orto?“, una frase che evidenzia la loro stretta connessione. Enzo, dal canto suo, si interroga sulle circostanze della morte: “Nessuno di noi ci crede ancora. Mattia era un ragazzo buono, che pensava solo a giocare e a far andare gli altri d’accordo“. Egli si domanda anche se ci possano essere state negligenze a contribuire alla tragedia.
Nel frattempo, emergono critiche verso i tempi di reazione agli eventi. Con l’ambulanza che, secondo alcune testimonianze da Ponte a Ema è: “Arrivata tardi, troppo tardi“. Attualmente, l’ospedale di Careggi sta effettuando accertamenti diagnostici sulla salma di Mattia, mentre la Procura non ha ancora aperto un fascicolo.